Tutto cambia per non cambiare

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Meloni a Tunisi con von der Leyen e Rutte

La premier Giorgia Meloni, dopo una settimana dal primo incontro, è volata in Tunisia, con il premier olandese Mark Rutte e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen per incontrare il presidente tunisino Kais Saied con due novità rispetto alla settimana scorsa: il piano di assistenza finanziaria di Bruxelles a Tunisi, annunciato dal commissario Ue all’economia, Paolo Gentiloni e che dovrebbe ammontare a 900 milioni di euro, e l’accordo raggiunto dai 27 a Lussemburgo sul nuovo Patto sulla migrazione, che stabilisce la possibilità di individuare dei ‘Paesi terzi sicuri’ dove rimandare i migranti espulsi dal territorio europeo. Negativa la risposta di Tunisi: “Non terremo i migranti in cambio di soldi e non accetteremo ricatti finanziari”. Fa strano sentire queste parole sulla bocca di chi già dal 2021 ha rafforzato in modo autoritario e verticistico il suo ruolo di presidente a scapito del legislativo, del giudiziario e di tutte le manifestazioni di dissenso da parte della società civile. Molta amarezza nel rilevare che tutto cambia per non cambiare: i migranti sono, solo e sempre, merce il cui prezzo cambia come titolo quotato in borsa.