Card. Matteo Maria Zuppi e il suo viaggio di pace a Mosca
Il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha compiuto il suo secondo viaggio di pace a Mosca mentre il primo lo aveva condotto a Kiev. Il Papa, malgrado le difficoltà e lo scetticismo che accompagna questa “impresa di pace”, non si dà per vinto e, pur se gli interlocutori non sono molto sensibili a confrontarsi sul tema di una possibile “tregua”, continua la sua missione diplomatica. Più esplicitamente l’obiettivo che la Santa sede si propone è quello di incoraggiare gesti di umanità, che possano contribuire a favorire una soluzione alla tragica situazione attuale e trovare vie per raggiungere una giusta pace. La missione è arrivata in un momento difficile significato dalla ribellione della milizia mercenaria Wagner all’esercito regolare di Mosca e dallo stallo della controffensiva ucraina. La stampa italiana ha voluto sottolineare che nessun esito pratico ha sortito l’incontro sia con Zelens’kyj Presidente dell’Ucraina, con Yuri Ushakov, consigliere di Putin, con il patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa e sig.ra Maria Lvova-Belova, Commissario presso il Presidente della Federazione Russa per i diritti del bambino. Sappiamo bene che questo viaggio accompagnato dalla preghiera, non poteva ottenere risultati immediati: la pace è un percorso che comincia con un primo passo che sa guardare però gli orizzonti lontani che, si avvicinano, man mano che il procedere silenziosamente avanza.