Sulla vicenda dei feti abortiti sepolti al cimiterio Flaminio di Roma - Comunicato Stampa - Roma, 2 ottobre 2020
“Grande scalpore attorno alla vicenda dei feti abortiti sepolti in una sezione del cimitero Flaminio di Roma e indicati da croci che recano il nome delle madri” cosi la Presidente nazionale del Centro Italiano Femminile Renata Natili Micheli.
“Ci rendiamo conto – aggiunge – che il boccone è troppo ghiotto per quanti vorrebbero porre mano alla L.194 usando surrettiziamente ogni spunto offerto dagli eventi”. E conclude “se la sepoltura data a quanto è considerato ‘scarto’ è fatta oggetto di polemiche e dibattito segno è che la pietà non abita più tra noi e che l’aver subito una necessità come quella dell’aborto terapeutico diventa una vergogna da cui difendersi.