Manifesto ecofemminista

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Il “manifesto ecofemminista” lanciato a Roma il 5 giugno u.s. presso la Casa internazionale delle donne in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente coltiva l’obiettivo della rigenerazione ecologica e sociale e rivolge un appello globale alla riconciliazione con la Madre Terra e con la Sovranità Alimentare, a partire dal potere creativo e rivoluzionario delle donne. Le voci del documento collettivo (contadine, attiviste, ricercatrici) aspirano a cambiare gli ordini del mondo, a recuperare il posto ed il ruolo dell’uomo sul pianeta riconoscendo che le cause strutturali legate all’economia e al profitto hanno condotto a considerare l’esistente (sia esso umano o animale) a “cosa” per aumentare il profitto legato allo sfruttamento delle merci dalla quale deriva la supposta superiorità dell’animale uomo e il suo diritto a disporne. E che ha condotto all’ecocidio.  Il manifesto, che contiene un nuovo modello di sviluppo economico, di organizzazione sociale, di pensiero culturale, affida alle donne, che  per loro natura sono custodi della vita e che per questo sono le visionarie di un mondo che sa tornare al principio della creazione, la ultima chance di promuovere la giustizia sociale ed ambientale.