Legislazione Nazionale
L’ agenzia delle entrate ha appena pubblicatole nuove indicazioni per ottenere “il bonus Natale”, un’indennità di 100,00 euro: il bonus dovrebbe essere uno sconto o un sussidio che lo stato concede per favorire la ripresa economica e attuare politiche sociali, ma spesso si risolve in una specie di “mancia elettorale”.
Tra le principali novità troviamo il rafforzamento del bonus nascite, l’estensione della riduzione del cuneo fiscale, una misura già introdotta nelle precedenti leggi di bilancio, e che da temporanea diventa strutturale. Questa riduzione si traduce in un alleggerimento del costo del lavoro per le imprese, che dovrebbe favorire un aumento delle assunzioni. Parallelamente i lavoratori vedranno aumentare il proprio reddito netto, con un miglioramento del potere d’acquisto e con una maggiore riduzione per coloro che hanno basso reddito.
Il Bonus nascite, sostegno alla natalità, diventa un contributo destinato ai nuovi genitori per aiutare a coprire le spese legate ai primi anni di vita dei figli. Il bonus è modulato in base al reddito, in modo da favorire le famiglie a basso reddito e può essere richiesto da tutti i cittadini italiani, residenti e regolari nel paese. Si prevede un assegno che varia di 1000 ai 2000 euro per ogni nuovo nato. Questo intervento si accompagna ad ulteriori agevolazioni fiscali come la detrazione delle spese per l’infanzia e la scuola, colte a sostenere il percorso educativo dei più piccoli.
Il Decreto dell’11 marzo 2024 ha dato l’avvio ad una serie di iniziative che secondo le intenzioni del Governo attuale dovrebbero promuovere la dignità e l’autonomia, l’inclusione sociale, l’invecchiamento attivo e la prevenzione della fragilità della popolazione anziana”.
L’intento è quello di prevedere un “Bonus anziani” non autosufficienti, vediamo allora cosa possiamo aspettarci, ma soprattutto cosa c’è attualmente a disposizione per sostenere gli anziani.
I progetti del governo prevedono numerose iniziative, non solo economiche, ma soprattutto mirate all’autonomia delle persone a partire dai 65 anni di età.
Il primo è il Bonus anziani prestazione universale, che però dovrebbe partire dal 2025 e far ottenere fino a 1.400,00 euro al mese a chi non è autosufficiente, poi si prevede il Bonus badante 2024 che dovrebbe consentire di ottenere fino a 3.000,00 euro di sconto sui contributi da versare per i collaboratori domestici.
Alcuni punti del decreto prevedono livelli minimi di assistenza garantiti, maggiore integrazione tra le banche, dati sociosanitari e assistenziali di tutto il territorio nazionale per agevolare la vita di soggetti non più giovani.
Dopo aver sommariamente indicato l’ambito sanitario, il decreto amplia alcune opportunità che già ci sono per i nostri anziani.
Bonus trasporti anziani, attualmente infatti i Comuni prevedono riduzioni del prezzo dei mezzi pubblici, per gli over 65, un vero e proprio bonus trasporti è erogato ai percettori della social card “dedicata a te” dedicata alle famiglie con ISEE inferiore a 15.000,00 mila euro annuali. L’idea del decreto è invece quella di individuare i livelli adeguati di servizio di trasporto in contesti urbani e extraurbani. Tuttavia, per questa misura non sono previsti tempi brevi di realizzazione.
È previsto che il governo intende stipulare convenzioni con residenze e strutture ricettive, termali, balneari, agrituristiche e parchi tematici per garantire alle persone anziani la possibilità di accedervi a prezzi vantaggiosi per i giorni infrasettimanali o nei periodi di bassa stagione.
Fino a quando però queste misure non saranno effettuate non esistono buoni vacanza per gli anziani, se non quello che viene emanato dell’Inps ogni anno insieme alla possibilità di detrarre il 19% dalle spese sostenute per cure termali per i trattamenti medici utilizzati, ma non per le spese di soggiorno.
A livello comunale o regionale esistono iniziative che sostengono l’attività sportiva per gli anziani, ma l’offerta varia a seconda dei territori, per questo si prevede nel decreto di portare a livello nazionale nel triennio 2024/ 2026 progetti finalizzati a sviluppare la cultura del movimento nella terza età che vadano d a gruppi di cammino lungo percorsi urbani ed extraurbani, programmi di attività sportiva organizzata, è stato stabilito un fondo di 500,00 mila euro.
In ambito economico si ricorda però che il bonus attività sportiva fino ad ora è dedicato solo ai ragazzi fino alla maggiore età, per tutti gli altri sono detraibili al 19% della spesa sostenuta i corsi di ginnastica posturale, correttiva o riabilitativa prescritti da un medico ed effettuati in centri medici autorizzati, non in palestra.
È previsto inoltre un bonus veterinario per gli anziani che abbiano un ISEE inferiore a 16.215,00 euro e che vivono da soli per incentivare l’adozione di un cane o gatto magari ospitati in canili o rifugi, le regioni dovranno stabilire le modalità, al momento l’unica agevolazione prevista per il pagamento delle spese mediche degli animali da compagnia è la detrazione del 19% della spesa sostenuta entra un massimo di 500,00 euro annui.
Sono previsti anche bonus per aiutare percorsi formativi sull’utilizzo di strumenti digitali e programmi di scambio intergenerazionale in quanto l’idea di fondo è che gli anziani abbiano molto da dire e da insegnare ai giovani per favorire la conciliazione dei tempi lavoro/famiglia, dove non bastano i permessi per congedo parentale o nell’ambito scolastico la promozione del dialogo ravvisando nell’anziano una risorsa sociale per far conoscere il recente passato o percorsi di coabitazione solidale domiciliare tra giovani e anziani in ambito di case famiglia, condomini solidali, che derivino da recuperi di immobili a livello regionale o comunale, anche organizzazioni di viaggi che coinvolgano giovani come accompagnatori.
In attesa che quanto previsto dal decreto anziani sia attuato da un governo in seria difficoltà finanziaria, rimangono in essere alcune agevolazioni a sostegno del reddito di chi non è più giovane: per il Bonus anziani 2024 le varie opportunità per andare in pensione. Infatti, quota 103 permette l’accesso alla pensione a chi ha compiuto 62 anni, l’Ape sociale a chi ha almeno 63 anni, con opzione donna bastano 61 anni, mentre con la pensione di vecchiaia ne servono almeno 67.
Per i nuclei familiari con almeno un componente che abbia 60 anni e un reddito familiare di 6 mila euro è possibile accedere all’assegno di inclusione.
Per chi ha almeno 67 anni e verte in condizioni di disagio economico è possibile ottenere anche l’assegno sociale che ammonta a poco più di 500,00 euro al mese per 13 mensilità.
Inoltre, per chi ha almeno 65 anni e fa parte di un nucleo familiare il cui reddito complessivo non supera i 36.151,00 euro è prevista l’esenzione del pagamento dei ticket sanitari.
Potremmo continuare: per esempio c’è il bonus idrico, detto anche “rubinetti e docce”; c’è il bonus TV per l’acquisto di decoder e televisori di nuova generazione, c’è il bonus mobilità che consente di acquistare bici, monopattini e bike. Temo che la distribuzione di denaro pubblico si curi da solo, perché presto non ci saranno più soldi, anche se la Premier afferma che la stagione dei bonus è finita.